Il "futuro" nei processi decisionali.

La Regione Veneto istituisca "Unità di Previsione Strategica".

UNA NUOVA PROSPERITÀ PER I VENETI SARÀ POSSIBILE SE SAREMO ALL'ALTEZZA DELLE SFIDE INTRODUCENDO METODI E STRUMENTI CHE PERMETTANO DI ANTICIPARE I CAMBIAMENTI.
LA REGIONE VENETO ISTITUISCA UNA “UNITÀ DI PREVISIONE STRATEGICA” PER “AIUTARE I DECISORI A USARE IL FUTURO NEI LORO PROCESSI DECISIONALI”.
PASSAGGI A NORDEST LANCIA UNA NUOVA CAMPAGNA DI AZIONE. I CANDIDATI ALLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO E COMUNALI DI VENEZIA SOTTOSCRIVANO L’IMPEGNO A ISTITUIRE UNITÀ DI FORESIGHT PER ANTICIPARE E GOVERNARE I CAMBIAMENTI.

Il corona-virus ha “azzerato” il futuro per come potevamo immaginarlo.

La pandemia ha messo a nudo, a livello globale, la fragilità e la vulnerabilità di società ad alto livello di sviluppo tecnologico.

L’incertezza è entrata prepotentemente nelle nostre vite quotidiane.

Le peggiori crisi, diceva Winston Churchill, sono quelle che vengono sprecate.

Sarebbe illusorio immaginare di poter ritornare all’ordinaria “vita precedente”, come se nulla fosse successo

È il momento di capire che la crisi pandemica si inserisce in una serie di cambiamenti epocali, geopolitici (competizione Cina- USA), demografici (invecchiamento della popolazione), economici (necessità di ripensare intere filiere economiche, come quella turistica), tecnologici (intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologie) e di promuovere, in particolare in un Paese come il nostro, già in grave difficoltà, in ritardo o pressoché immobile, una “ricostruzione innovativa” che ci aiuti ad affrontare meglio questi cambiamenti.

Imparare a gestire i cambiamenti non sarà facile, né indolore ma se ci riusciremo potremo riaprire un percorso di futuro nel Paese, imparando da questa drammatica esperienza che non si può vivere prigionieri, come dice il Prof. Roberto Poli, della “gabbia del presente”.

I cambiamenti arrivano lo stesso, anche se non si vedono. Essere costretti a fare i conti con una realtà imprevista è decisamente più costoso che provare ad anticiparla. E lo è in termini di costi umani, economici e sociali.

Dopo il corona-virus che lezione trarre quindi per il funzionamento dei sistemi decisionali delle nostre istituzioni?

Istituzioni di Governo e amministrazioni, a tutti i livelli, possono dotarsi di metodi e strumenti di anticipazione dei cambiamenti, attraverso la previsione strategica e la costruzione di scenari.

Come ha detto bene il Prof. Poli dobbiamo “Aiutare i decisori a usare il Futuro nei loro processi decisionali.”

Lavorare con il futuro è fondamentale, ma non basta. Occorre, appunto, anticipare, cioè tradurre previsioni e scoperte in decisioni e azioni.

L’Unione Europea ha recentemente adottato l’approccio di tipo “foresight” (previsione strategica) nella formulazione delle politiche, che potremmo riassumere in:

Visualizzazione di futuri possibili,

Valutazione delle conseguenze future delle scelte,

Azioni per determinare i futuri auspicabili.

Superando il tradizionale e obsoleto approccio forecast (estrapolazione di dati dal passato, come se il futuro fosse già scritto e non presentasse sorprese).

A tal fine è stata introdotta la figura di un Vice-Presidente della Commissione al Foresight. La stessa ocse in un documento del 12.12.2019 ha raccomandato ai governi di usare gli strumenti esistenti della previsione strategica nella formulazione delle loro politiche 

Alcuni tra i paesi più all’avanguardia (Giappone, Francia, USA, Regno Unito, Singapore, Canada, solo per citarne alcuni) nel corso degli anni si sono dotati di unità di Strategic Foresight per la costruzione di scenari in molteplici campi: dalla riforma del sistema scolastico alla difesa, dalla gestione degli squilibri demografici al futuro del settore manifatturiero.

Queste unità assistono le Pubbliche Amministrazioni nella predisposizione delle strategie di maggiore rilevanza, cioè quelle che definiscono il futuro di un territorio nel medio-lungo periodo.

Una risorsa non solo per i governi, ma essenziale a tutti i livelli, specie in aree altamente produttive come quella del nord-est italiano, che non possono permettersi di farsi trovare impreparati davanti ai cambiamenti in arrivo come, ad esempio, il passaggio a nuovi sistemi energetici.

Più di mille giorni sono passati dal referendum sull’autonomia. Certo, la rivendicazione di competenze autonome per la nostra Regione è un aspetto fondamentale per un buon governo del territorio improntato all’assunzione di responsabilità nelle scelte. Ma oltre all’elenco delle materie possiamo iniziare a discutere nel merito degli strumenti per “governarle”?  

Sarebbe auspicabile superare un dibattito che da troppo tempo rimane inchiodato alla superficie e alla propaganda e iniziare invece a delineare come concretamente si possano esercitare al meglio le proprie competenze.

Per questo Passaggi a NordEst lancia una nuova campagna d’azione.

Vogliamo contribuire a delineare e a determinare oggi la direzione delle scelte che avranno conseguenze domani.

Chiediamo a tutti i candidati a Presidente della Regione Veneto, ai candidati Sindaci di Venezia nella loro veste di futuri Sindaci della città metropolitana, a tutte le donne e uomini che aspirano alla carica di consigliere regionale e comunale, di aderire alla nostra proposta di istituire presso la Regione Veneto e presso la Città Metropolitana di Venezia, una Unità di Foresight, prendendosi l’impegno, una volta eletti, di produrre proposte concrete in questo senso in sede istituzionale.

Personalmente, da candidato al Consiglio Regionale, sarò io il primo a farmene carico e a mettere la firma su questa importante iniziativa.

Ma chiediamo a tutti i cittadini che condividono la nostra proposta di sottoscrivere e rafforzare l’appello che invieremo a tutti i candidati.

Non vogliamo farne una questione elettorale, come sempre il nostro approccio guarda al risultato, al miglioramento complessivo della qualità delle Istituzioni e della loro missione al servizio del cittadino.

Il nostro auspicio è che anche in Veneto possa trovare spazio un ecosistema virtuoso in cui PA e mondo privato, dalle aziende alle associazioni di categoria, si dotino di Unità di Previsione Strategica.

Siamo un territorio ambizioso, una regione fatta di eccellenze, ma viviamo in un mondo che cambia a velocità vertiginosa.

Il nostro obiettivo deve essere quello di giocare di anticipo rispetto a tutti i futuri possibili.

Una stagione di nuova prosperità economica e sociale per il nostro popolo sarà possibile se sapremo essere tutti all’altezza delle sfide, introducendo metodi e strumenti che permettano di anticipare i cambiamenti aiutando coloro che assolvono funzioni di rappresentanza a decidere meglio perché in grado di “vedere” i processi che stanno maturando, assumendosi la responsabilità di intervenire, cogliendo le opportunità ed evitando di farsi travolgere dalle avversità.

Stefano Tigani